La parabola dei talenti
Commento alla pericope evangelica della sedicesima Domenica di Matteo. (Matteo 25, 14-30)
Dal Commento al Vangelo secondo Matteo del Beato Teofilatto, Arcivescovo di Ochrid e Bulgaria
14-19 «Un uomo in procinto di partire, chiamò i propri servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti; a un altro due; a un altro uno: a ciascuno secondo la propria capacità, e partì. Senza perdere tempo, quello che aveva ricevuto cinque talenti trafficò con essi e ne guadagnò altri cinque. Allo stesso modo quello dei due talenti ne guadagnò altri due. Ma quello che ne aveva ricevuto uno solo andò a scavare in terra e nascose il denaro del suo padrone. Dopo molto tempo venne il padrone di quei servi e regola i conti con loro.» (altro…)
A Dio tutto è possibile
Che disse Cristo? “Quanto difficilmente i ricchi entreranno nel regno dei cieli!”, non per accusare le ricchezze, ma coloro che si lasciano dominare da esse. Se difficilmente vi entrerà il ricco, a maggior ragione l’avaro, perché se non dare i propri beni è di ostacolo al Regno, pensa quanto fuoco accumula l’impadronirsi dei beni altrui. Perché mai diceva che difficilmente un ricco entrerà nel Regno ai discepoli che erano poveri e non possedevano nulla? (altro…)
Il riposo dell’anima
Il rimprovero di sé come terapia
† di Sua Eminenza, il Metropolita Cipriano di Oropos e Filì
(1935-2013)
Le afflizioni e le tentazioni sono indissolubilmente unite alla vita delle persone pie, poiché in esse si realizzano le parole del nostro Salvatore: «Nel mondo avrete afflizioni».
Tuttavia ciò che prolunga il dolore, lo trasforma in tristezza costante e in scoraggiamento, e che conduce finalmente l’uomo alla disperazione, provocandogli problemi psicologici incurabili sono l’auto-giustificazione e la mancanza di fede profonda nel fatto che tutto accade secondo la Provvidenza del nostro Dio, amico degli uomini. (altro…)
Obbedienza e libertà
† di Sua Eminenza, il Metropolita Cipriano di Oropos e Filì
(1935-2013)
I Santi Padri ci insegnano che l’autentica libertà umana è la libertà in Cristo.
Ma come si ottiene tale libertà? Quando l’uomo, mediante la sottomissione a Cristo, si libera dal proprio “Io” peccaminoso e malato; quando si pone all’obbedienza al Suo dolce giogo.
Nella vita monastica, questa obbedienza, dal punto di vista della libertà carismatica, è stata esaminata abbastanza approfonditamente e in un quadro molto più ampio della più ristretta nozione di obbedienza a un Anziano. (altro…)
Catechesi sulla Pentecoste
Per la grazia dello Santo Spirito, ci è stato concesso di celebrare la Santa Pentecoste, la discesa del Santo Spirito. Gesù Cristo aveva detto di questa discesa: Tuttavia vi dico la verità: «È bene per voi che io me ne vada, perché se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore, cioè il Santo Spirito; ma se me ne vado, ve lo manderò. Ma quando verrà lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera.» (Gv 16,7-13). Questa, la Sua promessa e il suo beneficio, è così grande che non possiamo nemmeno comprenderla: perché il Signore ha promesso di mandare non un angelo, non un uomo, ma lo stesso Santo Spirito. (altro…)
Messaggio Pasquale per il 2024
“Giungere alla gloriosa e santissima Risurrezione,
la mistica Pasqua, per la quale Adamo è ritornato al paradiso.”
(Stichirà del Vespro, Giovedì della terza sett. dei Digiuni)
Amati Padri e Fratelli nel Signore Risorto, (altro…)
«Sia di me secondo la tua parola»
Riflessioni sull’Annunciazione di p. Georgij Florovskij
«Oggi è il principio della nostra salvezza e la manifestazione dell’eterno mistero: Il Figlio di Dio diviene Figlio della Vergine e Gabriele annunzia la grazia. Con lui gridiamo alla Deipara: Rallegrati o piena di grazia, il Signore è con te.»
Ancora una volta, l’Annunciazione è “il principio la nostra salvezza e la manifestazione dell’eterno mistero: Il Figlio di Dio diviene Figlio della Vergine e Gabriele annunzia la grazia. Con lui gridiamo alla Deipara: Rallegrati o piena di grazia” (Tropario della Festa dell’Annunciazione) . La volontà divina è stata dichiarata e proclamata dall’arcangelo. Ma la Vergine non rimase in silenzio. Lei ha risposto alla chiamata divina, ha risposto con umiltà e fede. «Ecco la serva del Signore; avvenga di me secondo la tua parola». La volontà divina viene accettata e riceve risposta. E questa risposta umana è molto rilevante a questo punto. L’obbedienza di Maria controbilancia la disobbedienza di Eva. In questo senso la Vergine Maria è la Seconda Eva, come suo Figlio è il Secondo Adamo. (altro…)
«Figlio, ti sono rimessi i tuoi peccati»
Commento alla pericope evangelica della seconda Domenica di Quaresima. (Mc 2, 1-12))
Dal Commento al Vangelo secondo Marco del Beato Teofilatto, Arcivescovo di Ochrid e Bulgaria
1-5. Dopo alcuni giorni Gesù entrò a Cafarnao e dopo giorni si udì che era in casa. E si radunarono così tanti che non c’era spazio neppure davanti alla porta, ed egli diceva loro la parola. Vengono a portargli un paralitico, sorretto da quattro. E non potendo portarglielo innanzi a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dov’egli si trovava e, fatto un buco, calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico. Gesù, vista la loro fede, dice al paralitico: «Figlio, ti sono rimessi i tuoi peccati». (altro…)
Omelia per la domenica del perdono
di San Tikhon di Mosca
Quella di oggi si chiama “Domenica del perdono”. Ha ricevuto questo nome dalla pia consuetudine cristiana ortodossa di chiedersi vicendevolmente perdono durante i Vespri per ogni scortesia e torto. Lo facciamo perché nel prossimo digiuno ci avvicineremo al sacramento della Penitenza e chiederemo al Signore il perdono dei nostri peccati, perdono che ci sarà concesso solo se noi stessi ci perdoniamo a vicenda. “Se voi perdonate agli uomini i loro debiti, anche il Padre vostro celeste perdonerà a voi. Ma se non perdonate agli uomini i loro peccati, neppure il Padre vostro perdonerà i vostri debiti.” (Matteo 6, 14-15) (altro…)
Sulla nostra coscienza
Omelia di San Giovanni di Kronstadt per la Domenica del Giudizio Universale
Amati nel Signore, fratelli e sorelle miei! Oggi abbiamo letto nel Vangelo di Matteo le parole di nostro Signore Gesù Cristo riguardo alla Sua seconda, gloriosa e terribile venuta sulla terra; leggiamo di come Egli siederà sul trono della Sua gloria per giudicare il mondo, e di come tutte le nazioni saranno riunite davanti a Lui, tutti, quelli la cui vita è trascorsa, quelli che ora vivono e quelli che devono ancora nascere. Ed Egli li separerà gli uni dagli altri, come il pastore divide le sue pecore dai capri. E metterà le pecore alla sua destra, ma i capri alla sinistra. (altro…)