Persecuzioni religiose in Grecia
È ormai cronaca di questi giorni: il Monastero di Esfigmenou, sul Monte Athos è stato posto sotto assedio da parte delle forze di polizia. Il Patriarca Bartolomeo ha definito "scismatici" i monaci di questo Monastero dalla tradizione millenaria, per la semplice ragione di non condividore le sue idee su ecumenismo e aggiornamento della Chiesa. E come aveva già fatto, per gli stessi motivi, nel 1991 con la Skiti del Profeta Elia, anche adesso opta per l'intervento manu militari.Con la differenza che nel '91 i monaci erano considerevolmente di meno. Ai monaci di Esfigmenu sono state tagliate acqua ed elettricità ed è stato loro impedito anche il rifornimento di viveri e medicinali. Fortunatamente questa situazione gravosa è per adesso sospesa, in attesa di un pronunciamento definitivo che dovrebbe aver luogo a Ottobre. Intanto c'è stata anche una prima vittima, un giovane monaco che tentava di rifornire di viveri i padri athoniti è stato mandato fuori strada dalla polizia, il suo veicolo si è rovesciato e lui è morto. Aveva venticinque anni.
Nel frattempo la nostra stampa nazionale si è data un gran da fare per dipingere questi "scismatici" nel più nero dei modi. Così c'è anche chi non ha esitato a definirli "monaci talebani". Questo per dimostrare, se ancora ce ne fosse bisogno, che i giornalisti italiani, oltre a non avere il senso della realtà, spesso non hanno neppure quello delle parole che usano.
Oggi la parola "talebano" è diventata sinonimo di "fondamentalista"
(con tutto il rispetto per i talebani veri, che forse non sono proprio brutti,
sporchi e cattivi come li si dipinge...): proprio qui è l'equivoco
che lamentiamo. I monaci di Esfigmenou sono tradizionalisti,
non fondamentalisti: tradizionalisti con cui a volte non mi trovo perfettamente
in accordo, perché alcune loro tesi mi sembrano eccessive, ma che
non vogliono imporre niente a nessuno e chiedono solo di essere messi nella
condizione di poter rispettare i canoni della Chiesa. Il che è un
loro sacrosanto diritto, come è un sacrosanto diritto di tutti.
Fondamentalista è chi si arrocca su alcuni punti
della fede che egli ritiene "fondamentali", e vuole imporli a
tutti: dunque una religiosità individualistica (poiché
si fonda sull'arbitrio del singolo) e riduzionistica (poiché
si limita solo su alcuni punti della fede, tralasciandone altri). Tradizionalista
è invece chi vuole salvaguardare tutta la tradizione
della Chiesa. C'è una bella differenza. E a questo punto resterebbe
da chiedersi dove siano i veri talebani, se sul Monte Athos o al Phanar.
Per mantenersi aggiornati sull'argomento consiglio un'occhiata al sito del Monastero di Esfigmenou: www.esphigmenoumonastery.com