Domenica dei Santi ortodossi d’Italia
Omelia per la seconda Domenica di Matteo
(Tutti i santi glorificati in Italia) del p. Daniele Marletta
Letture:
Apostolos: Rm 2, 10-16
Evangelo: Mt 4, 18-23
In Italia gli ortodossi sono una minoranza. Bisogna però anche dire che sono una minoranza significativa, attualmente sono la seconda confessione religiosa presente nel nostro Paese. Ciononostante molti italiani non hanno la minima idea di cosa sia la Chiesa Ortodossa. (altro…)
Il Monastero dei Santi Cipriano e Giustina
di Sua Eminenza, il Metropolita Cipriano di Oropos e Filì
(1935-2013)
Nota del webmaster
Il 17 Maggio 2013 (secondo il calendario ecclesiastico), ovvero esattamente sette anni fa, si addormentava nel Signore il Metropolita Cipriano di Oropòs e Filì. Era un uomo spirituale e di grande moderazione, sempre alla ricerca della via regale, contrario a ogni eccesso e a ogni fanatismo. Per questo era visto da alcuni come un fanatico fondamentalista, e da altri come un pericoloso modernista. Vogliamo ricordarlo nella ricorrenza della sua dormizione nel Signore con un suo breve testo. Nel 1976, Padre Seraphim Rose chiese al Metropolita Cipriano (che era al tempo archimandrita) una serie di testi, che pubblicò in inglese su The Orthodox Word, la rivista del Monastero di San Germano d’Alaska a Platina, in California. Quello che segue, una breve presentazione del Monastero dei Santi Cipriano e Giustina, è il primo testo da lui pubblicato.
p. Daniele
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Sulla Preghiera
del monaco Silvano l’Athonita di santa memoria
Chi ama il Signore pensa sempre a lui; e il ricordo di Dio genera la preghiera.
Se non si pensasse al Signore, allora nemmeno si pregherebbe; ma senza la preghiera non si rimane nell’amore di Dio, perché con la preghiera otteniamo la grazia dello Spirito santo. Attraverso la preghiera l’uomo è preservato dal peccato, perché la mente che prega è intenta in Dio e con spirito umile sta davanti al volto del Signore, conosciuto solo dall’anima in preghiera. (altro…)
Messaggio pasquale 2020
CHIESA DEI VERI CRISTIANI ORTODOSSI DI GRECIA
Santo Sinodo
Protocollo n. 3026 Atene, 01 / 14 Aprile 2020
«Per la tua passione, o Cristo, siamo stati liberati dalle passioni
e per la tua risurrezione siamo stati liberati dalla corruzione, Signore, gloria a Te!»
Cari Padri e Fratelli nel Signore Risorto,
La Santa Risurrezione del nostro Signore, Dio e Salvatore Gesù Cristo è il più grande miracolo della nostra fede cristiana. Ci rende felici, perché ha liberato l’umanità dalle passioni e l’ha liberata dalla corruzione del peccato, dal Diavolo e dalla morte. Le menti dei fedeli sono illuminate dalla Luce della Risurrezione che ha riempito il cielo, la terra e l’inferno, e il cuore dei cristiani trasalisce di gioia e allegrezza. (altro…)
«Cristo è risorto!»
Omelia pasquale del metropolita di Mosca Filarete
Al secolo Vasilij Michajlovič Drozdov (Kolomna- 1783 – Mosca 1867), fu arcivescovo di Tver´ (1816) e in seguito (1820) di Jaroslavl´. Eletto Metropolita di Mosca nel 1826, esercitò a lungo una grande influenza sulla Chiesa e sulla teologia russa. Fu certamente il più significativo teologo russo del XIX secolo; a lui dobbiamo un importante Catechismo e una raccolta di omelie di grande rilievo spirituale. Il Patriarcato di Mosca lo ha recentemente canonizzato.
Cristo è risorto!
Quante volte l’abbiamo già ripetuto ora ed anche ora non ci stanchiamo di ripeterlo, e speriamo che anche voi non vi stanchiate di ascoltare così spesso queste stesse parole: “Cristo è risorto!” Che parole stupende! Per loro effetto si trasforma l’aspetto esteriore di tutto ciò che esiste! Fin’ora molti conoscevano soltanto la terra, sulla quale l’uomo è presente per un breve arco di tempo, per scomparire subito dopo non si sa dove. Alcuni avranno già sentito parlare dell’inferno, un abisso che tutti minaccia di inghiottire e non restituisce nessuno. Non molti avranno meditato sul cielo, una dimora posta in alto alla quale porta una scala, che qualcuno solo in sogno ha potuto vedere e su cui si vedevano salire gli Angeli, ma non gli uomini. (altro…)
«Questo è il giorno fatto dal Signore»
(Da una antica omelia pasquale)
Ricordando la felicità per il riacquisto della salvezza, Paolo proclama: «Come per Adamo la morte entrò in questo mondo, così per Cristo la salvezza è di nuovo data al mondo»; e ancora: «Il primo uomo fu tratto dalla terra, ed è quindi terrestre; il secondo uomo viene dal cielo, ed è quindi celeste». (altro…)
Sulla Divina Liturgia
Cari miei, ora vi racconto della Divina Liturgia. Se raccogliessimo i tesori di tutto il mondo e li posassimo sul piatto di una bilancia e sull’altro piatto posassimo la Divina Liturgia, allora il piatto con la Divina Liturgia peserebbe di più. L’uomo, però, non si rende conto di quale tesoro egli abbia, fino a quando questa felicità non gli viene tolta. Purtroppo l’uomo non dà valore al sole, né all’aria né alla luce: (altro…)
«Trafitto per le nostre trasgressioni»
Omelia per la quinta Domenica di Quaresima
(Domenica di Santa Maria Egiziaca)
«Il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti». In quest’ultimo versetto è riassunto il significato più profondo delle letture di questa quinta Domenica della Grande Quaresima: Dio si è fatto uomo e ha preso forma di servo divenendo prezzo di riscatto per acquistare per noi una redenzione eterna. (altro…)
San Benedetto
Memoria il 14 di Marzo
Il nostro padre tra i santi Benedetto è certamente uno di quelli che più hanno illuminato la terra d’Italia, tanto che alla sua vita è dedicato l’intero secondo Libro dei Dialoghi di San Gregorio Magno, detto «il Dialogo» [12 Marzo]. Egli nacque a Norcia, nell’Italia centrale, approssimativamente tra il 480 e il 490, in una famiglia di cristiani pii e agiati. Fin da fanciullo mostrò un carattere riservato e una saggezza insolita per la sua età. Inviato a Roma per completare i suoi studi, disdegnò i piaceri del mondo e risolse di diventare monaco. (altro…)
San Gregorio Magno, «il Dialogo»
Memoria il 12 Marzo
San Gregorio nacque a Roma, intorno al 540, da una ricca famiglia patrizia della gens Anicia, che si distingueva, oltre che per la nobiltà del sangue, anche per l’attaccamento alla fede cristiana. Da tale famiglia erano usciti già due Papi: Felice III, trisavolo di Gregorio, e Agapito. I genitori Gordiano e Silvia furono per lui un esempio di vita cristiana, come le due zie paterne, Emiliana e Tarsilia, vissute nella propria casa come vergini consacrate. (altro…)