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Author Archives: daneel

Leggere i Padri

LEGGERE I PADRI

Estratti da una omelia dell’Arcivescovo Chrysostomos di Etna

I tre Santi Ierarchi
I tre Santi Ierarchi

La voce dei Padri risuona ovunque nella nostra fede. È alla voce dei Padri che ci rivolgiamo per confermare in forma vivente la fede che conserviamo nelle nostre confessioni, nelle nostre dichiarazioni di fede e nelle nostre tradizioni teologiche. Il nucleo di una comprensione interiore della fede ortodossa si trova sempre nel nostro legame con la consensuale teologia – quasi una catena aurea del pensiero e esperienza spirituale comuni – che lega i padri insieme, di modo che essi parlino con una sola bocca e con un solo cuore. (altro…)

Omelia sul radioso giorno di Pasqua

di San Giovanni di Kronstadt

San Giovanni di Kronstadt

Io sono il primo e l’ultimo; Io sono il vivente, ed ero morto, ed ecco, sono vivo per i secoli dei secoli, e tengo le chiavi della morte e dell’inferno. (Ap 1, 17-18)
Queste cose dice il Santo, il Veridico, Colui che detiene la chiave di Davide, che apre e nessuno chiude, che chiude e nessuno apre. (Ap 3, 7)
Io mi rallegro insieme a voi tutti per la luminosa Resurrezione di Cristo e nell’occorrenza di un tale grande e santo giorno vorrei parlare a voi, cari fratelli e sorelle, di queste parole della Sacra Scrittura; e se vi chiamo cari è perché davvero siete cari al nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha redenti ad un prezzo infinitamente prezioso, quello del suo purissimo sangue, sparso sulla croce per la nostra salvezza. Ricordate questo e non dimenticate; non dimenticate da cosa siete stati redenti a un tal caro prezzo: dal peccato, dalla maledizione e dalla morte, sia temporale che eterna. Guardatevi con tutte le forze dal peccato, che ha causato tali sventure nel mondo e che anche ora provoca ogni genere di sventura. E così, io ripeto: Cristo è risorto! È veramente risorto! (altro…)

La Via Regale

p. Seraphim (Rose) di Platina

La Via Regale
La vera Ortodossia nell’era dell’apostasia

NOTA DEL TRADUTTORE
L’articolo che pubblichiamo è stato scritto quarant’anni fa, ma, pure in un quadro storico pesantemente cambiato, sia riguardo alla Russia che riguardo alle vicissitudini della Chiesa Russa all’Estero, esso mantiene una sostanziale attualità. Il problema fondamentale denunciato da questo scritto (la partecipazione delle Chiese ortodosse “ufficiali” al movimento ecumenico) non è rimasto immutato, ma è addirittura peggiorato. L’articolo mette a confronto due diversi estremismi nella Chiesa: da una parte quello del riformismo delle Chiese ortodosse ufficiali, dall’altra quello di uno “zelo senza conoscenza” da parte di gruppi ortodossi tradizionalisti (come ad esempio i Matteiti). Ci auguriamo che la pubblicazione di questo scritto, e di altri in via di traduzione ad opera dello stesso p. Seraphim, possa essere di sprone in Italia alla discussione su questo argomento.

p. Seraphim di Platina

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Se la tua religione…

del p. Daniele Marletta

“Se la tua religione ti porta a odiare qualcuno, allora hai bisogno di una nuova religione.” Questa frase circola da un po’ nei social network a firma della “Chiesa Pastafariana”. (altro…)

Il Paradiso mistico e l’Albero della Vita

† Sua Eminenza, il Metropolita Cipriano di Oropos e Filì

Il Paradiso mistico e l’Albero della Vita

La Santa Croce
La Santa Croce

Nel mese di Settembre, il popolo degli ortodossi festeggia e celebra con gioia le due inamovibili colonne della Chiesa: la Deipara e la Croce.

Venerando la preziosa Croce di Nostro Signore, allo stesso tempo magnifichiamo nostra Madre, la Tuttasanta; poiché la Deipara è il mistico Paradiso, che “senza essere arato ha fatto germogliare Cristo, per mezzo del quale l’albero vivificante della Croce fu piantato sulla terra”. (altro…)

La visione ortodossa del mondo

P. Seraphim (Rose) di Platina

La visione ortodossa del mondo

NOTA DEL WEBMASTER:
Proponiamo qui in traduzione una famosa conferenza tenuta dal monaco ortodosso americano p Seraphim (Rose) di Platina. Non concordiamo in tutto con alcune sue conclusioni un po’ semplicistiche, dovute in gran parte al tempo in cui la conferenza fu effettivamente pronunciata, ma nondimeno questo scritto contiene molte considerazioni di enorme importanza per comprendere il punto di vista ortodosso sulla vita spirituale in genere, e più in particolare sul rapporto tra il cristiano e il mondo.

p. Seraphim Rose
P. Seraphim di Platina (1934 – 1982)

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Santa Grande Martire Eufemia

Sant'Eufemia
Sant’Eufemia

Santa Grande Martire Eufemia

memoria il 16 Settembre / 11 Luglio

La Santa e Grande Martire Eufemia, la Tuttavenerata, nacque a Calcedonia, nel Bosforo, da genitori pii, il senatore Filofrono e sua moglie Teodosia

 

Nel corso di una delle ultime cruente persecuzioni contro i cristiani, Prisco, governatore di Calcedonia diede ordine a tutti gli abitanti della città e dei dintorni di presenziare ad una festività pagana e di sacrificare all’idolo de dio Ares, minacciando gravi tormenti a chi avesse disobbedito. Durante questa empia festa, quarantanove cristiani rimasero chiusi in casa a pregare segretamente il Vero Dio. Tra loro era anche la giovane vergine Eufemia.

Scoperto il luogo segreto, Prisco fece arrestare e sottoporre a tortura i cristiani per diciannove giorni. Non riuscendo a convincerli ad abbandonare la fede, decise di mandarli tutti davanti all’Imperatore Diocleziano, trattenendo soltanto Eufemia, nella speranza che, trovatasi da sola, smettesse di opporre resistenza.

Sant’Eufemia, pur essendo stata separata dai fratelli nella fede, si mostrò comunque forte. Prisco cercò prima di allettarla con promesse, e infine ordinò di sottoporla a tortura. La martire fu legata a una ruota irta di coltelli affilati per ferirle le membra, ma alla sua preghiera la ruota si fermò e non poté più essere mossa neppure dalla forza di molti uomini. Si narra che un angelo sia sceso dal cielo per liberare dal tormento la giovane, che rese così grazie a Dio.

Senza curarsi del miracolo, Prisco ordinò ai due soldati Vittore e Sostene di condurre la santa a un forno rovente. I soldati, però, veduti due angeli terribili nel mezzo delle fiamme, rifiutarono di eseguire l’empio ordine e si proclamarono anche loro cristiani. Furono condotti ad essere divorati dalla belve e morirono anche loro testimoniando la fede.

Sant’Eufemia condotta comunque tra le fiamme da altri soldati, rimase illesa. Con l’aiuto di Dio superò anche molte altre torture. Prisco ritenne che tutto ciò fosse dovuto a stregoneria. Fece dunque scavare un pozzo che riempì di coltelli affilati, e lo fece poi coprire per nasconderlo alla vista di Eufemia. Anche qui però la santa rimase illesa. Finalmente fu sentenziato che Eufemia morisse anche lei tra le bestie feroci. Prima dell’esecuzione la santa pregò di essere degna di morire versando il suo sangue. All’inizio nessuna delle bestie si avvicinò a lei, poi un’orsa la colpì leggermente sulla gamba ferendola. Dalla ferita sgorgò subito del sangue e la santa rese l’anima a Dio. In quel momento Calcedonia fu scossa da un terremoto che terrorizzò e mise in fuga la folla al circo, permettendo così ai genitori di raccogliere il corpo della santa per dargli degna sepoltura non lontano da Calcedonia.

Una grande Chiesa fu eretta nel luogo di sepoltura della Grande Martire Eufemia. A questo tempio vennero i Padri del Quarto Concilio Ecumenico, riunito a Calcedonia nell’anno 451 per condannare l’eresia monofisita. In quell’occasione la Grande Martire confermò la fede ortodossa operando un miracolo. Non essendo giunte le due parti (quella ortodossa e quella monofisita) ad un accordo dottrinale, furono messe per iscritto due confessioni di fede e gli scritti furono poi messi nel sepolcro contenente i resti della santa martire. Dopo tre giorni, riaperto il sepolcro, si vide che la santa teneva la confessione di fede ortodossa nella mano destra e quella monofisita ai piedi.

La Chiesa fa memoria della Santa Martire Eufemia il 16 di Settembre e del suo miracolo a Calcedonia l’11 di Luglio.

I cretesi son tutti bugiardi

del p. Daniele Marletta

156 i vescovi presenti, contro 134 assenti. Sessant’anni di preparativi, di assemblee e riunioni “preconciliari” per arrivare a questo. Il “Grande e Santo Concilio Panortodosso”  tenutosi nell’isola di Creta ha offerto al mondo intero uno spettacolo semplicemente indecoroso. I numeri sono il segno tangibile del fallimento, al di là dei risultati stessi, al di là della bontà o meno dei documenti sinodali prodotti. (altro…)

Il mio Signore è la Resurrezione

La Discesa agli Inferi
La Discesa agli Inferi

Il mio Signore è la Resurrezione. Risuscita i morti dal mattino alla sera e dalla sera all’aurora.

Ciò che il mattino seppellisce, il Signore lo fa risorgere di sera, e ciò che la sera mette nel sepolcro, il Signore lo risuscita al mattino.

Quale opera è più degna per il Dio vivente se non quella di risuscitare i morti e condurli alla vita? (altro…)

Lettera enciclica della Conferenza inter-ortodossa sul cosiddetto “Santo e Grande Concilio”

La Conferenza inter-ortodoosa ad Atene, - Maggio 2016
La Conferenza inter-ortodoosa ad Atene, – Maggio 2016

Pubblichiamo qui il testo integrale dell’enciclica  stilata dai Vescovi intervenuti alla Confererenza interortodossa sul cosiddetto “Santo e Grande Concilio” indetto dal Patriarca Bartolomeo. Al di là del fallimento di tale Concilio, questa lettera mette in evidenza le problematiche attuali della Chiesa, soprattutto per quanto riguarda il sincretismo e il relativismo oggi dilaganti.
Erano presenti alla Conferenza interortodossa i vescovi delle Chiese “vecchiocalendariste” di Grecia, Romania e Bulgaria, olrea quelli della Chiesa Russa all’Estero (Sinodo di Agathangel).
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