Santa Grande Martire Eufemia

Santa Grande Martire Eufemia
memoria il 16 Settembre / 11 Luglio
La Santa e Grande Martire Eufemia, la Tuttavenerata, nacque a Calcedonia, nel Bosforo, da genitori pii, il senatore Filofrono e sua moglie Teodosia
Nel corso di una delle ultime cruente persecuzioni contro i cristiani, Prisco, governatore di Calcedonia diede ordine a tutti gli abitanti della città e dei dintorni di presenziare ad una festività pagana e di sacrificare all’idolo de dio Ares, minacciando gravi tormenti a chi avesse disobbedito. Durante questa empia festa, quarantanove cristiani rimasero chiusi in casa a pregare segretamente il Vero Dio. Tra loro era anche la giovane vergine Eufemia.
Scoperto il luogo segreto, Prisco fece arrestare e sottoporre a tortura i cristiani per diciannove giorni. Non riuscendo a convincerli ad abbandonare la fede, decise di mandarli tutti davanti all’Imperatore Diocleziano, trattenendo soltanto Eufemia, nella speranza che, trovatasi da sola, smettesse di opporre resistenza.
Sant’Eufemia, pur essendo stata separata dai fratelli nella fede, si mostrò comunque forte. Prisco cercò prima di allettarla con promesse, e infine ordinò di sottoporla a tortura. La martire fu legata a una ruota irta di coltelli affilati per ferirle le membra, ma alla sua preghiera la ruota si fermò e non poté più essere mossa neppure dalla forza di molti uomini. Si narra che un angelo sia sceso dal cielo per liberare dal tormento la giovane, che rese così grazie a Dio.
Senza curarsi del miracolo, Prisco ordinò ai due soldati Vittore e Sostene di condurre la santa a un forno rovente. I soldati, però, veduti due angeli terribili nel mezzo delle fiamme, rifiutarono di eseguire l’empio ordine e si proclamarono anche loro cristiani. Furono condotti ad essere divorati dalla belve e morirono anche loro testimoniando la fede.
Sant’Eufemia condotta comunque tra le fiamme da altri soldati, rimase illesa. Con l’aiuto di Dio superò anche molte altre torture. Prisco ritenne che tutto ciò fosse dovuto a stregoneria. Fece dunque scavare un pozzo che riempì di coltelli affilati, e lo fece poi coprire per nasconderlo alla vista di Eufemia. Anche qui però la santa rimase illesa. Finalmente fu sentenziato che Eufemia morisse anche lei tra le bestie feroci. Prima dell’esecuzione la santa pregò di essere degna di morire versando il suo sangue. All’inizio nessuna delle bestie si avvicinò a lei, poi un’orsa la colpì leggermente sulla gamba ferendola. Dalla ferita sgorgò subito del sangue e la santa rese l’anima a Dio. In quel momento Calcedonia fu scossa da un terremoto che terrorizzò e mise in fuga la folla al circo, permettendo così ai genitori di raccogliere il corpo della santa per dargli degna sepoltura non lontano da Calcedonia.
Una grande Chiesa fu eretta nel luogo di sepoltura della Grande Martire Eufemia. A questo tempio vennero i Padri del Quarto Concilio Ecumenico, riunito a Calcedonia nell’anno 451 per condannare l’eresia monofisita. In quell’occasione la Grande Martire confermò la fede ortodossa operando un miracolo. Non essendo giunte le due parti (quella ortodossa e quella monofisita) ad un accordo dottrinale, furono messe per iscritto due confessioni di fede e gli scritti furono poi messi nel sepolcro contenente i resti della santa martire. Dopo tre giorni, riaperto il sepolcro, si vide che la santa teneva la confessione di fede ortodossa nella mano destra e quella monofisita ai piedi.
La Chiesa fa memoria della Santa Martire Eufemia il 16 di Settembre e del suo miracolo a Calcedonia l’11 di Luglio.
I cretesi son tutti bugiardi
156 i vescovi presenti, contro 134 assenti. Sessant’anni di preparativi, di assemblee e riunioni “preconciliari” per arrivare a questo. Il “Grande e Santo Concilio Panortodosso” tenutosi nell’isola di Creta ha offerto al mondo intero uno spettacolo semplicemente indecoroso. I numeri sono il segno tangibile del fallimento, al di là dei risultati stessi, al di là della bontà o meno dei documenti sinodali prodotti. (altro…)
Il mio Signore è la Resurrezione

Il mio Signore è la Resurrezione. Risuscita i morti dal mattino alla sera e dalla sera all’aurora.
Ciò che il mattino seppellisce, il Signore lo fa risorgere di sera, e ciò che la sera mette nel sepolcro, il Signore lo risuscita al mattino.
Quale opera è più degna per il Dio vivente se non quella di risuscitare i morti e condurli alla vita? (altro…)
Lettera enciclica della Conferenza inter-ortodossa sul cosiddetto “Santo e Grande Concilio”

Pubblichiamo qui il testo integrale dell’enciclica stilata dai Vescovi intervenuti alla Confererenza interortodossa sul cosiddetto “Santo e Grande Concilio” indetto dal Patriarca Bartolomeo. Al di là del fallimento di tale Concilio, questa lettera mette in evidenza le problematiche attuali della Chiesa, soprattutto per quanto riguarda il sincretismo e il relativismo oggi dilaganti.
Erano presenti alla Conferenza interortodossa i vescovi delle Chiese “vecchiocalendariste” di Grecia, Romania e Bulgaria, olrea quelli della Chiesa Russa all’Estero (Sinodo di Agathangel). (altro…)
Francesco Quaranta: Preti sposati nel Medioevo

Recensione a cura della presbitera Chiara Ruth Rantini
Presentiamo un’antologia che raccoglie cinque diversi testi, redatti tra la metà del XI e l’inizio del XII secolo, in difesa dello stato coniugale dei sacerdoti. L’autore, attraverso un attento studio delle fonti, avalla la tesi dell’imposizione del celibato, in Occidente, secondo il fine di un determinato progetto politico e sociale. (altro…)
Marta Sordi: L’impero romano-cristiano al tempo di Ambrogio
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L’unità ortodossa oggi
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Un anno è passato dalla data (15 Marzo 1992) in cui i rappresentanti delle Chiese ortodosse locali, riuniti a Costantinopoli, hanno firmato un Messaggio comune, che vorrebbe essere espressione della “unità di tutti gli ortodossi” 1. Questo messaggio è stato firmato la Domenica dell’Ortodossia. Per amara ironia, il giorno stesso in cui la Chiesa festeggia il Trionfo dell’Ortodossia, i Primati delle Chiese ortodosse ufficiali firmano un documento le cui prescrizioni possono difficilmente dirsi ortodosse. Nel presente articolo ci proponiamo di esaminare l’idea fondamentale di questo Messaggio, che ne è anche l’idea più discutibile: la concezione dell’unità dell’Ortodossia e degli ortodossi oggi. (altro…)
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