Kostas Delikostantìs: L’Ethos della libertà
Kostas Delikostantìs
L’Ethos della libertà
Servitium, Sotto il Monte, 1997.
Recensione a cura dei p. Daniele Marletta
“Quintessenza dell’Evangelo cristiano è la libertà” scrive il teologo greco Delikostantìs, e questa sua opera non è che una lunga meditazione sulla libertà, sull’ethos della libertà (ed il titolo rimanda ad una nota opera di Christos Yannaras, La libertà dell’ethos ). Cosa si intende per Ethos della libertà? ovvero se l’ethos è “libero”, la libertà è essa stessa “etica”? La nostra mentalità di uomini del ventesimo secolo ci spingerebbe piuttosto a pensare che con l’etica si schiacci la libertà, che in qualche modo la si limiti e se ne restringa il campo d’azione, al massimo ci farebbe affermare il principio – moralistico ed utilitaristico – che “la mia libertà finisce dove comincia la tua”. Ma nulla di tutto ciò concerne la libertà dal cristiano. (altro…)
Lettera enciclica a tutti i cristiani ortodossi della terra e delle isole
1.) Gli uomini che ci hanno condotto in deportazione, in una prigionia perniciosa, e hanno voluto attirarci in quei bassi fondi di Babilonia che sono i dogmi e i riti dei Latini, non hanno potuto portare a termine il loro progetto, rendendosi conto da loro stessi che questo era assurdo nelle sue fondamenta ed impossibile, e si sono fermati a mezza strada loro e coloro che li hanno seguiti senza restare quello che erano e senza diventare quelli che non sono; essi hanno abbandonato Gerusalemme, la vera visione di pace, e la montagna di Sion, la fede solida ed incrollabile; quanto ad essere Babilonesi e a portarne il nome, essi né lo vogliono né lo possono, al punto che si potrebbero giustamente chiamare Grecolatini questi disertori che noi normalmente qualifichiamo come Latinizzanti. (altro…)
San Zanobi, vescovo di Firenze
Memoria il 26 Maggio
San Zanobi nacque a Firenze, nel 355 da genitori pagani, Luciano e Sofia. Giovinetto, si accostò alla Fede e divenne catecumeno. Crebbe così, istruendosi sia nelle scienze profane che in quelle divine. Quando fu giunto all’età di vent’anni, i genitori tentarono di indurlo al matrimonio; egli si affrettò invece a ricevere il battesimo dal Vescovo della Città . I genitori, irritati, si scontrarono con il presule, ma il giovane Zanobi avanzò verso di loro, fece il segno della croce e si raccolse in preghiera. Subito Luciano e Sofia chiesero il battesimo anche per loro. Questo fu il primo segno della vocazione apostolica del Santo. Egli decise di rimanere vicino al Vescovo e ricevette l’ordinazione al suddiaconato, divenendo, in seguito, arcidiacono. (altro…)
Santa protomartire ed isapostola Tecla
Memoria il 24 Settembre
Santa Tecla viveva ad Iconio, in Asia Minore, ed era figlia di una ricca famiglia pagana. Diciottenne, fu promessa sposa al giovane Tamiri che l’amava appassionatamente. In quel tempo, san Paolo, che proveniva da Antiochia, fu accolto nella casa di Onesiforo perché insegnasse il vangelo del Signore. L’abitazione di Onesiforo confinava con quella di Tecla: un giorno, ella ebbe ad ascoltare un discorso del santo apostolo circa le beatitudini del cristiano. Ne fu completamente rapita, tanto da restare in ascolto, immobile, presso la finestra della casa di Onesiforo, per tre lunghi giorni. La madre di Tecla e Tamiri, temendo che le parole di Paolo potessero distogliere l’attenzione di Tecla per le cose terrene, cercarono di separare i due santi, finché, proprio a causa della sua predicazione, il santo apostolo fu arrestato e condotto davanti al governatore. Per quanto fosse in catene, Tecla era riuscita a corrompere le guardie carcerarie e si introduceva nella sua cella per ascoltare il Verbo divino, seduta ai piedi dell’apostolo, mentre, tra le lacrime, baciava le sue catene. (altro…)
San Serafino di Sarov
Memoria il 2 Gennaio
Il santo e teoforo Padre Serafino nacque in Russia, nella città di Kursk, nel 1759. I genitori erano mercanti molto pii e devoti alla Deipara: la Tuttasanta aveva infatti guarito miracolosamente il giovane da una grave malattia.
Adolescente, Serafino, con la benedizione della madre, lasciò la casa paterna ed entrò nel monastero di Sarov. Occupandosi dei compiti più faticosi ed umili, progredì molto nella virtù e nella pratica della preghiera di Gesù. Trascorsi alcuni anni, si ammalò gravemente. Tuttavia, non volle alcuna medicina, chiedendo unicamente la Santa Comunione. Quando gli fu portata, apparvero in visione la Deipara con i santi Apostoli Pietro e Giovanni Teologo: essa, indicando il giovane malato disse loro. “Egli appartiene alla nostra razza!” Pochi giorni dopo, Serafino guarì. (altro…)
I Quaranta martiri di Sebaste
I Quaranta martiri di Sebaste
Quando il crudele Licinio (308-323), che era stato associato all’imperatore san Costantino, mise termine alla dissimulazione e ruppe l’intesa con lui, pubblicò degli editti contro i cristiani e inviò in tutte le province dei magistrati incaricati di eseguire i suoi ordini, mettendo a morte tutti coloro che non volevano piegarsi. Il governatore designato per la Cappadocia e la Piccola Armenia, Agricolao, era uno dei più zelanti esecutori degli editti di persecuzione e aveva convocato nella città in cui risiedeva, Sebaste, la dodicesima legione imperiale, guidata dal comandante Lisia e soprannominata Fulminante. Quaranta soldati di questa legione, uomini giovani, esperti e stimati, si rifiutarono di sacrificare agli idoli dell’impero e si dichiararono cristiani. Originari di luoghi diversi, ma uniti come se fossero un solo uomo nella fede e nella carità, si presentarono, uno alla volta, davanti al governatore, allo stesso modo degli atleti quando si iscrivono nel giorno del combattimento, rinunciando alla loro vera identità e dicendo: “Sono Cristiano!” Agricolao, (altro…)
San Policarpo, vescovo di Smirne
San Policarpo, vescovo di Smirne
Il glorioso Policarpo, che fu, secondo il suo discepolo sant’Ireneo di Lione, discepolo degli Apostoli e amico di coloro che avevano visto il Signore, nacque ad Efeso, durante il regno dell’imperatore Vespasiano. Prima di affrontare il martirio, i santi genitori affidarono il bambino ad una pia e nobile donna, Callista, che lo crebbe nel timore di Dio e nell’amore delle sante virtù. Mosso da compassione, il bambino eseguiva così fedelmente i precetti sull’elemosina ai poveri, al punto di prosciugare il patrimonio della madre adottiva. Tuttavia, dal momento che le riserve di denaro tornavano, miracolosamente, a riempirsi, Callista mutò il nome del bambino Pancrazio in Policarpo, che significa frutta abbondante.
Divenuto adulto, divenne discepolo di san Giovanni Teologo che annunciava il Vangelo in Asia insieme ai compagni san Bucolo e sant’Ignazio Teoforo. Facendo proprio ogni suo insegnamento e ponendo attenzione a tutto ciò che evocava la vita del Signore, san Policarpo condivise tutte le tribolazioni del discepolo Prediletto, sino all’esilio a Patmos. San Giovanni ordinò san Bucolo vescovo di Smirne, affiancandogli Policarpo come collaboratore e sostegno. Giunto a Smirne, Policarpo fu ordinato prete ed ebbe l’incarico della cura degli orfani; ma san Bucolo, vedendo prossima la morte, designò l’umile Policarpo suo successore. (altro…)
Santa Maria Egiziaca
Santa Maria Egiziaca
La nostra santa Madre Maria nacque in Egitto nel V secolo. All’età di dodici anni abbandonò i suoi genitori per recarsi nella grande città di Alessandria, dove visse principalmente di elemosine e della tessitura del lino. Qui per diciassette anni visse nella dissolutezza come pubblica meretrice, spinta non dal bisogno – come tante altre povere donne – ma, come ella stessa ammise più tardi, da pura depravazione. (altro…)
Padre Giustino (Popovic), il “nuovo filosofo”
Padre Giustino (Popovic), il “nuovo filosofo”
Il padre Giustino è stato una figura di primo piano nella testimonianza della Tradizione Ortodossa, sia per la sua dottrina che per la vita nell’ascesi: un vero Padre della Chiesa in pieno XX secolo. Di lui, un monaco del Monte Athos ha scritto: “Ci fu un uomo mandato da Dio , e il suo nome era Giustino”.Come gli antichi Padri, egli non ha compreso la dottrina staccata dall’ascesi e dalla tensione verso la santità. “L’unico possibile rinascimento nella Chiesa – amava dire – è un rinascimento nell’ascesi”. La sua Teologia, che volle chiamare – intitolando la sua opera di Dogmatica – La filosofia ortodossa della Verità, non è una contemplazione intellettuale dell’essenza di Dio, come la scolastica occidentale, ma la continuazione dell’esperienza vivente della Vita in Cristo. La stessa vita della Chiesa è l’organica continuazione della Vita di Cristo da parte del suo Corpo, secondo l’immagine paolina. Essere cristiani significa essere in Cristo. L’eresia non è soltanto la formulazione intellettuale di un errore dogmatico ma è, soprattutto, separarsi da Cristo. Torna in mente un apoftegma (detto) di un padre del deserto che accettava di essere accusato dei più ed orrendi peccati, ma non di eresia “perché l’eresia è separazione da Cristo”. (altro…)
San Leone, Papa di Roma
San Leone, Papa di Roma
Ai tempi in cui la Chiesa d’Occidente era in comunione con la Chiesa indivisa, il Papa di Roma, in quanto vescovo della capitale dell’impero e patriarca d’Occidente, godeva di una certa priorità nella comunione della Chiesa ed era considerato, da tutti i cristiani, come il custode per eccellenza della tradizione apostolica, facendo da arbitro nelle questioni dogmatiche. Occupando la cattedra romana in una delle epoche più critiche della storia, durante la quale, oltre alla caduta dell’impero d’Occidente, la Chiesa si trovò ad essere minacciata dalle divisioni causate dagli eretici, san Leone seppe proclamare la dottrina della Verità e adoperò tutte le cure possibili per preservare l’unità della santa Chiesa; pertanto esso è venerato, in Occidente come in Oriente, con il nome di san Leone Magno. (altro…)