Sulla “super-correttezza”
Una parola di avvertimento per i cristiani ortodossi d’Occidente
di Sua Eminenza, il Metropolita Cipriano di Oropos e Filì
(1935-2013)

Per oltre cinquant’anni [così nel 1980] i vecchiocalendaristi ortodossi di Grecia hanno combattuto una coraggiosa battaglia, di fronte a una persecuzione a volte feroce, per la conservazione della vera ortodossia contro il modernismo e l’ecumenismo. Purtroppo la loro testimonianza è stata in qualche misura minata dalla presenza tra loro di visioni estremiste che hanno provocato scismi inutili. Alla fin fine, questo estremismo ha solo aiutato la causa del modernismo, che si rallegra di ogni divisione tra coloro che conservano una visione tradizionale. Questa “tentazione da destra” si sta ora facendo sentire in America e nel mondo occidentale sotto forma di nuovi scismi, per frettolose accuse di “eresia” e “tradimento”, ed il diffondersi di uno spirito di sospetto verso chiunque sia esterno al proprio “partito”. È dunque assai opportuno il presente avvertimento, sotto forma di una lettera alla Confraternita di San Germano da parte di una delle più rispettate guide del movimento vecchiocalendarista in Grecia. Il Vescovo Cipriano è anche Abate del Monastero dei SS. Cipriano e Giustina a Fili, presso Atene.
[p. Seraphim Rose] (altro…)
Domenica dei Progenitori
12 / 25 Dicembre 2022
Undicesima Domenica di Luca (Domenica dei Progenitori)
Tono terzo
San Spiridione di Trimitunte
Evangelo Mattutino VI (Lc 24, 36-53) (altro…)
Ventisettesima Domenica dopo Pentecoste
5 /18 Dicembre 2022
XXVII domenica dopo Pentecoste (Decima Domenica di Luca)
Tono secondo
San Sava il Santificato
Evangelo Mattutino V (Lc 24, 12-35) (altro…)
Ventiseiesima Domenica dopo Pentecoste
Domenica 28 Novembre / 11 Dicembre 2022
Ventiseiesima Domenica dopo Pentecoste (Tredicesima di Luca)
Tono primo
Santo Martire Stefano il Nuovo
Evangelo mattutino quarto (Luca 24, 1-12) (altro…)
Ingresso al Tempio della Tuttasanta Deipara
21 Novembre / 4 Dicembre 2022
Venticinquesima Domenica dopo Pentecoste
Ingresso al Tempio della Tuttasanta Deipara
Al Mattutino
Dall’Evangelo secondo Luca (Lc 1, 39-49. 56)
Ventiquattresima Domenica dopo Pentecoste
14 / 27 Novembre 2022
XXIV domenica dopo Pentecoste (Ottava Domenica di Luca)
Tono grave (settimo)
Santo Apostolo Filippo

Evangelo Mattutino II (Mc 16, 1-8) (altro…)
Ventitreesima Domenica dopo Pentecoste
7 / 20 Novembre 2022
Settima Domenica di Luca (XXIII domenica dopo Pentecoste)
Tono plagale secondo (sesto)
Santi trentatré Martiri di Metilene
Evangelo Mattutino I (Mt 28, 16,20) (altro…)
Ventiduesima Domenica dopo Pentecoste
31 Ottobre / 13 Novembre 2022
XXII domenica dopo Pentecoste (Quinta Domenica di Luca)
Tono paghio primo (quinto)
Santi Stachi, Apelle, Ampilla, Urbano, Aristobulo e Narciso, apostoli dei Settanta
Evangelo Mattutino XI (Gv 21, 15-25) (altro…)
Ventunesima Domenica dopo Pentecoste
24 Ottobre / 6 Novembre 2022
Sesta Domenica di Luca (XXI domenica dopo Pentecoste)
Tono quarto
Santo martire Areta
Evangelo Mattutino X (Giovanni 21, 1-14) (altro…)
Ventesima Domenica dopo Pentecoste
17 /30 Ottobre 2022
Quarta Domenica di Luca (XX dopo Pentecoste)
Tono terzo
Santo Profeta Osea
I Santi Padri del Settimo Concilio Ecumenico
Evangelo Mattutino IX (Gv 20, 19-31)
Prochimeno
Per tutta la terra è uscito il suo suono e sino ai confini del mondo le sue parole.
I cieli narrano la gloria di Dio e il firmamento annuncia l’opera delle sue mani. (Ps 18, 5. 2)
Lettura dell’epistola di Paolo ai Gàlati (1, 11-19)
Fratelli, vi rendo noto che il vangelo da me annunziato non è secondo l’uomo: infatti non l’ho ricevuto da un uomo né sono stato ammaestrato se non per rivelazione di Gesù Cristo. Avete udito certamente della mia condotta d’un tempo nel giudaismo: perseguitavo oltre ogni limite la Chiesa di Dio e la devastavo. Superavo nel giudaismo molti coetanei del mio popolo, essendo ben più di loro zelante delle tradizioni dei miei padri. Quando poi piacque a Dio – che mi aveva separato fin dal ventre di mia madre e mi aveva chiamato con la sua grazia – di rivelare il Figlio suo in me, affinché lo evangelizzassi ai gentili, subito, senza chiedere consiglio alla carne o al sangue, senza salire a Gerusalemme da quelli che erano apostoli prima di me, partii per l’Arabia e poi tornai a Damasco. In seguito, dopo tre anni, salii a Gerusalemme per vedere Cefa e mi trattenni presso di lui quindici giorni. Degli apostoli non vidi altro se non Giacomo, il fratello del Signore.
Alleluia
In te, Signore, ho sperato, che io non resti confuso in eterno. Nella tua giustizia liberami e scampami.
Sii per me un Dio protettore e un luogo fortificato per salvarmi. (Ps 70, 1. 3)
Evangelo
secondo Luca (8, 5-15) – della Domenica
Disse il Signore questa parabola: «Uscì il seminatore a seminare i suoi semi. Mentre seminava, uno cadde lungo la strada, fu calpestato e gli uccelli lo mangiarono. Un altro cadde sulla roccia, germogliò e si seccò perché non aveva umidità. Un altro cadde in mezzo alle spine, le spine crebbero insieme e lo soffocarono. Un altro cadde sulla terra buona, germogliò e fruttò cento volte tanto”. E detto questo, gridò: “Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!” Allora i suoi discepoli gli chiedevano cosa fosse questa parabola. Ed egli disse: “A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio; agli altri parlo in parabole affinché guardando non vedano e ascoltando non comprendano. La parabola è questa: il seme è la parola di Dio. Quelli lungo la strada sono quelli che hanno ascoltato ma poi viene il diavolo e toglie la parola dal loro cuore perché, non avendo creduto, non siano salvati. Quelli sulla roccia sono quelli che ascoltano con gioia e accolgono la parola ma non hanno radice: per il momento credono, ma al tempo della tentazione si allontanano. Quello che è caduto tra le spine, sono quelli che hanno ascoltato ma, camminando sotto le preoccupazioni, e la ricchezza, e i piaceri della vita, restano soffocati e non arrivano a maturazione. Quello nella terra buona, sono quelli che hanno ascoltato la parola e la conservano in un cuore bello e buono, e nella pazienza portano frutto.”»
secondo Matteo (5, 14-19) dei Santi Padri
Disse il Signore: «Voi siete la luce del mondo; una città posta su un monte non può restare nascosta. Nemmeno si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il vostro padre che è nei cieli. Non crediate che io sia venuto ad abrogare la Legge; non sono venuto ad abrogare ma a compiere. In verità vi dico: finché non passi il cielo e la terra, uno iota solo o un apice solo non passeranno dalla Legge, prima che tutto accada. Chi dunque scioglierà uno solo di questi precetti, anche minimi, e così insegnerà agli uomini, sarà chiamato minimo nel regno dei cieli; chi li osserverà e insegnerà, sarà chiamato grande nel regno dei cieli.»