Home » Omelie (Page 2)
Category Archives: Omelie
Omelia per la Domenica della Samaritana
Omelia sulla Domenica della Samaritana, di San Filarete di New York
La Chiesa chiama la domenica di domani [quella odierna per chi legge ndr] la “Domenica della Samaritana”, cioè della donna samaritana, perché nella Divina Liturgia la narrazione evangelica ci dice di come il nostro Signore Gesù Cristo parlò al pozzo di Giacobbe con una donna samaritana, volgendola alla luce [della verità] e verso una vita buona e pia. In questa commovente narrazione noi possiamo soprattutto vedere una lezione per noi su quanto dovremmo essere prudenti nel giudicare il nostro prossimo e per evitare ogni giudizio di condanna su di loro, ricordando ciò che il Vangelo ci dice. (altro…)
Omelia sulla guarigione del paralitico e il Battesimo
1. Quando il Signore e il Salvatore nostro venne a Gerusalemme, come avete udito, carissimi, nella presente lettura, vi trovò una piscina con cinque porticati, chiamata in ebraico Betzetà [1]. Ebbene quella piscina era una perfetta immagine del battesimo che doveva ancora venire. Ma quanto differisce l’immagine dalla realtà, tanto differisce la grazia di quella piscina dalla grazia del battesimo salutare. (altro…)
Fedeli alla Verità
Omelia sulla III Domenica di Pasqua (Domenica delle Mirofore) del Metropolita Filarete di New York, di santa memoria
Oggi, come sapete, la Santa Chiesa Ortodossa glorifica le sante donne mirofore, motivo per cui proprio questa domenica è chiamata la “Domenica delle Mirofore”.
Già ieri abbiamo parlato di come le Mirofore fossero, in sostanza, le prime annunciatrici della risurrezione di Cristo e, in un certo senso, come disse un santo Ierarca russo, apostole degli stessi apostoli. (altro…)
«Sempre più si aggiungevano credenti»
Omelia sugli Atti degli Apostoli (5,12-20), II domenica di Pasqua: domenica di San Tommaso
di padre James Thornton
Il libro degli Atti degli Apostoli, inestimabile testimonianza storica della Chiesa Apostolica dal tempo della Risurrezione di Cristo all’attività missionaria di san Paolo a Roma, fu scritto dal medico San Luca, un gentile, e quasi certamente greco convertito al cristianesimo. Il libro può essere visto come una continuazione della narrazione del Vangelo secondo San Luca, che ne estende la narrazione al primo periodo dei tempi apostolici. (altro…)
Un uomo di nome Zaccheo
Un’omelia di San Cirillo di Alessandria
Ecco un uomo di nome Zaccheo.
Zaccheo era il capo dei pubblicani, un uomo totalmente abbandonato alla cupidigia, e la cui unica dedizione era quella di aumentare i propri guadagni: tale infatti era la pratica dei pubblicani, sebbene Paolo la chiami “idolatria”, forse perché adatta solo a quanti non hanno conoscenza di Dio. E poiché senza vergogna facevano aperta professione di questo vizio, il Signore molto giustamente li unì alle prostitute, dicendo ai capi dei Giudei: «Le prostitute e i pubblicani vi precederanno nel regno di Dio». Zaccheo però non rimase tra loro, ma fu considerato degno di misericordia dalle mani di Cristo: perché è lui che chiama vicino quanti sono lontani e illumina quanti si trovano nelle tenebre. (altro…)
«Oggi che la Parola è morta»
Omelia per il Santo e Grande Venerdì del Metropolita Filarete di Mosca
Cosa vorreste, fratelli, da noi ministri della parola, oggi che la Parola stessa morta?
Il Verbo coeterno al Padre e allo Spirito, nato per la nostra salvezza, l’Autore di ogni parola viva ed efficace (Ebrei 4,12), è silenzioso, morto, sepolto e sigillato. Più chiaramente e in modo convincente «per mostrare all’uomo il sentiero della vita» (Sal. 16, 11) questa stessa Parola discese dal cielo e si rivestì di carne; ma gli uomini non vollero dare ascolto alla Parola, strapparono la Sua carne, ed ecco, «Egli è tolto dalla terra dei viventi» (Is 53, 8). Chi dunque ci darà ora la parola di vita e di salvezza? (altro…)
Omelia per la Festa dell’Annunciazione
Il mistero che contempliamo in questo giorno non stupisce solo la mente umana; allo stesso modo stupisce tutte le menti angeliche. Anche loro sono stupite di come Dio, che è senza inizio, che è incircoscrivibile, inavvicinabile – si sia potuto abbassare allo stato di servo e diventare un uomo, senza cessare di essere Dio – e senza in alcun modo diminuire la sua gloria divina. (altro…)
Gesù e la samaritana
Incominciano i misteri. Non per nulla si stanca Gesù, non per nulla si stanca la forza di Dio. Ci troviamo di fronte a un Gesù forte e di fronte a un Gesù debole. La forza di Cristo ci ha creati, la sua debolezza ci ha ricreati. Ci ha creati con la sua forza, è venuto a cercarci con la sua debolezza.
«Troverete il bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia»
Omelia per la Natività del Metropolita Filarete di Mosca
Il significato del bambino Gesù avvolto in fasce ci viene spiegato da uno degli antichi dottori cristiani. Nelle sue fasce, Gesù predice la propria sepoltura. In realtà le fasce di un neonato e il sudario dei morti erano originariamente tessute da un artigiano; la culla e la bara hanno lo stesso artefice. Se il peccato non avesse dato origine alla bara e al lenzuolo avvolgente, non ci sarebbero state neppure le fasce e la culla. Proprio come i dolori del parto sono l’inizio della morte, così la culla è il precursore della bara, e le fasce sono il primo lembo del sudario che gradualmente si forma. (altro…)
Omelia sulla parabola del seminatore
Oggi, miei cari, è stata letta la parabola del Vangelo sul seminatore e la semente, sulla ineguale qualità del terreno su cui la semente è caduta e sui vari destini del seme. Il Signore stesso, al termine della lettura evangelica, su richiesta dei suoi stessi discepoli, spiegò la parabola (Luca 8, 5-15). (altro…)