26 Settembre / 9 Ottobre 2022
Diciassettesima Domenica dopo Pentecoste (Prima Domenica di Luca)
Tono plagale quarto (ottavo)
Dormizione di San Giovanni il Teologo
Evangelo mattutino VI (Luca 24, 36-53)
Prochimeno
Fate voti e rendeteli al Signore nostro Dio.
Dio è conosciuto in Giudea, in Israele è grande il suo nome. (Ps 75, 12. 2)
Lettura della seconda epistola di Paolo ai Corinti (6, 16 – 7, 1) della Domenica
Fratelli, voi siete tempio del Dio vivente, come ha detto Dio: Abiterò e camminerò in mezzo a loro, e sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. Perciò uscite di mezzo a loro e mettetevi in disparte, dice il Signore, non toccate nulla d’impuro. E io vi accoglierò e sarò per voi un padre e voi sarete per me figli e figlie, dice il Signore onnipotente. Con tali promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni macchia della carne e dello spirito, portando a compimento la santificazione, nel timore di Dio.
Lettura della prima epistola di Giovanni (4, 12-19) per San Giovanni il Teologo
Fratelli, nessuno ha mai visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e il suo amore è perfetto in noi. Da questo conosciamo che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: che egli ha dato a noi dal suo Spirito. E noi abbiamo contemplato e rendiamo testimonianza che il Padre ha inviato il Figlio, salvatore del mondo. Chiunque riconosce che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio. E noi abbiamo conosciuto e abbiamo creduto all’amore che Dio ha per noi. Dio è amore, e chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui. In questo l’amore è perfetto con noi, affinché abbiamo fiducia nel giorno del giudizio, poiché come egli è, anche noi siamo in questo mondo. Nell’amore non c’è timore, anzi il perfetto amore scaccia il timore, perché il timore ha il castigo e chi teme non è perfetto nell’amore. Noi lo amiamo, perché egli per primo ci ha amato.
Alleluia
Venite, esultiamo per il Signore, acclamiamo a Dio, nostro Salvatore;
preveniamo il suo volto con la confessione e con salmi acclamiamo a lui. (Ps 94, 1-2)
Evangelo
secondo Luca (5, 1-11) – della Domenica
In quel tempo Gesù stava presso il lago di Genesaret e vide due barche che erano presso il lago e i loro pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salito su una barca, che era di Simone, lo pregò di allontanarsi un po’ da terra. E seduto, ammaestrava le folle dalla barca. Quando poi terminò di parlare, disse a Simone: “Allontanati al largo e calate le vostre reti per la pesca”. Simone rispose e disse: “Maestro, abbiamo faticato per l’intera notte e niente abbiamo preso; però sulla tua parola calerò le reti”. Fecero così e rinchiusero una gran quantità di pesci e le loro reti si rompevano. Allora fecero segno ai compagni dell’altra barca ché venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono entrambi le barche a tal punto che esse affondavano. Vedendo questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù dicendo: “Allontanati da me, Signore, perché sono uomo peccatore!” Egli infatti e tutti quelli che erano con lui erano stupiti per la pesca dei pesci che avevano preso. Lo stesso anche Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, che erano compagni di Simone. E Gesù disse a Simone: “Non temere: da questo momento prenderai vivi gli uomini”. Portate le barche a terra, abbandonarono tutto e lo seguirono.
secondo Giovanni (19, 25-27. 21, 24-25) – per San Giovanni il Teologo
In quel tempo stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Cleopa e Maria Maddalena. Gesù allora, vedendo la madre e presente il discepolo che egli amava, disse alla madre: “Donna, ecco il tuo figlio!” Poi disse al discepolo: “Ecco la tua madre!” E da quel momento il discepolo la prese con sé. Questi è il discepolo che rende testimonianza su questi fatti e che ha scritto queste cose, e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. Ci sono anche molte altre cose compiute da Gesù, che se fossero scritte una per una, penso che neppure il mondo stesso conterrebbe i libri che si dovrebbero scrivere.