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Domenica dei Santi Padri

18 / 31 Luglio   2022
Settima Domenica dopo Pentecoste (Settima domenica di Matteo)

Commemorazione dei Padri dei primi sei Concili Ecumenici
Tono sesto

Evangelo mattutino settimo (Giovanni 20, 1-10)

Prochimeno (dei Padri)
Gioite nel Signore ed esultate, giusti, e gloriatevi voi tutti retti di cuore.
Beati coloro le cui iniquità sono state rimesse e i cui peccati sono stati coperti. (Ps 31, 11. 1)

Lettura dell’epistola di Paolo ai Romani (Rm 15, 1-7) – della Domenica
Fratelli, noi forti dobbiamo portare le infermità dei deboli e non piacere a noi stessi. Ciascuno di noi piaccia al prossimo nel bene, per l’edificazione. Cristo infatti non piacque a se stesso, ma – com’è scritto – gli oltraggi di quelli che ti oltraggiano sono caduti su di me. Quanto fu scritto un tempo, lo fu per nostra istruzione perché abbiamo la speranza, in virtù della pazienza e della consolazione che ci vengono dalle Scritture. Il Dio della pazienza e della consolazione vi conceda di pensare gli uni degli altri secondo Cristo Gesù, perché con una sola voce, unanimi, glorifichiate Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo. Accoglietevi perciò a vicenda, come Cristo vi ha accolto a gloria di Dio.

Lettura dell’epistola di Paolo a Tito (Tito 3, 8-15) – per i Santi Padri
Diletto figlio Tito, questa parola è degna di fede e io voglio che tu insista su tali cose, affinché quelli che hanno creduto in Dio si sforzino di eccellere nelle opere buone. Ciò è bello e utile agli uomini. Evita invece sciocche investigazioni, genealogie, risse e polemiche riguardo alla Legge, perché sono inutili e vane. Dopo un primo e un secondo ammonimento evita l’uomo eretico: ben sai che quello è pervertito e continuerà a peccare, condannandosi da sé. Quando ti avrò mandato Artema o Tìchico, affrettati a raggiungermi a Nicòpoli, perché lì ho deciso di passare l’inverno. Provvedi diligentemente a Zinà, il giurista, e ad Apollo: che non manchi loro nulla. Imparino anche i nostri a eccellere nel fare il bene per essere d’aiuto nelle necessità, affinché non rimangano infruttuosi. Ti salutano tutti coloro che sono con me, Saluta quelli che ci amano nella fede. La grazia sia con tutti voi. Amin.

Alleluia (dei Padri)
O Dio, con le nostre orecchie abbiamo udito, i nostri padri ci hanno annunciato l’opera che hai compiuto ai loro giorni, nei tempi antichi.
Tu ci hai salvato dai nostri oppressori e i nostri odiatori hai coperto di confusione. (Ps 43, 2. 8)

Evangelo
secondo Matteo (Mt 9, 27-35) (per la settima di Matteo)
In quel tempo, mentre Gesù si allontanava di là, due ciechi lo seguivano e gridando dicevano: “Figlio di David, abbi pietà di noi!” Entrato in casa, i ciechi gli si accostarono, e Gesù dice loro: “Credete che ho il potere di farlo?” Gli rispondono: “Sì, Signore!” Allora toccò loro gli occhi e disse: “Sia fatto a voi secondo la vostra fede”. E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: “Guardate che nessuno lo sappia”. Ma essi, appena usciti, ne sparsero la fama in tutta quella regione. Usciti costoro, gli presentarono un uomo muto, indemoniato. Cacciato il demonio, il muto parlò e la folla presa da stupore diceva: “Mai è apparso così in Israele!” Ma i farisei dicevano: “Caccia i demoni per mezzo del principe dei demoni”. Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità nel popolo.

secondo Matteo (Mt 5, 14-19) (per i Padri)
Disse il Signore: «Voi siete la luce del mondo; una città posta su un monte non può restare nascosta. Nemmeno si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il vostro padre che è nei cieli. Non crediate che io sia venuto ad abrogare la Legge; non sono venuto ad abrogare ma a compiere. In verità vi dico: finché non passi il cielo e la terra, uno iota solo o un apice solo non passeranno dalla Legge, prima che tutto accada. Chi dunque scioglierà uno solo di questi precetti, anche minimi, e così insegnerà agli uomini, sarà chiamato minimo nel regno dei cieli; chi li osserverà e insegnerà, sarà chiamato grande nel regno dei cieli.»


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