23 Gennaio / 5 Febbraio 2023
Domenica del Fariseo e del Pubblicano (Tempo del Triodio)
Tono primo
Santi Neomartiri di Russia
«Dio resiste ai superbi» Una omelia per questa Domenica
La parabola del fariseo e del pubblicano di p. Victor Potapov
Evangelo Mattutino I (Matteo 28,16-20)
Prochimeno
Fate voti e rendeteli al Signore nostro Dio.
Dio è conosciuto in Giudea, in Israele è grande il suo nome. (Ps 75, 12. 2)
Lettura della seconda epistola di Paolo a Timòteo (3, 10-15)
Diletto figlio Timòteo, tu hai seguito da vicino la mia dottrina, la condotta, i progetti, la fede, la longanimità, l’amore, la pazienza, le persecuzioni e i patimenti che mi toccarono ad Antiochia, a Iconio, a Listri. Quali persecuzioni ho sofferto! Da tutte mi ha liberato il Signore! E ora tutti coloro che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati. Gli uomini malvagi invece e gli impostori andranno avanti verso il peggio, ingannando e venendo ingannati. Tu però rimani saldo nelle cose che hai imparato e che credi fermamente: sai bene da chi le hai apprese, e fin da bambino conosci le sacre Scritture; esse possono procurarti la sapienza che conduce alla salvezza per mezzo della fede in Cristo Gesù.
Alleluia
Venite, esultiamo per il Signore, acclamiamo a Dio, nostro Salvatore;
preveniamo il suo volto con la confessione e con salmi acclamiamo a lui. (Ps 94, 1-2)
Evangelo
secondo Luca (18, 10-14)
Disse il Signore questa parabola: «Due uomini salirono al tempio a fare orazione: uno fariseo, e l’altro pubblicano.
Il fariseo stava in piedi, e dentro di sé cosi pregava: Dio, io ti ringrazio, poiché non sono come gli altri uomini: rapaci, ingiusti, adulteri; e neanche come questo pubblicano: Digiuno due volte la settimana, e pago la decima di tutto quel che posseggo.
Ma il pubblicano, stando da lungi, non voleva nemmeno alzare gli occhi al cielo; ma si batteva il petto, dicendo: Dio, abbi pietà di me peccatore.
Vi dico, che questi se ne tornò giustificato a casa sua, a differenza dell’altro: poiché chiunque si esalta, sarà umiliato, ma chi si umilia sarà esaltato.»