1 / 14 Agosto 2022
Nona Domenica dopo Pentecoste (Nona domenica di Matteo)
Processione della veneranda Croce
I Sette fratelli Maccabei
Tono plaghio quarto (ottavo)
[qui una omelia per la nona Donica di Matteo]
[qui una omelia per la Processione della veneranda croce]
Evangelo mattutino IX (Giovanni 20, 19-31)
Prochimeno
Fate voti e rendeteli al Signore nostro Dio; tutti quelli che sono intorno a lui portino doni.
Dio è conosciuto in Giudea, in Israele è grande il suo nome. (Ps 75, 12. 2)
Lettura della prima epistola di Paolo ai Corinti (3, 9-17) – della Domenica
Fratelli, siamo collaboratori di Dio e voi siete il campo e l’edificio di Dio. Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come un saggio architetto io ho gettato il fondamento; un altro poi vi costruisce sopra. Ma ciascuno stia attento a come costruisce sopra: infatti nessuno può gettare un altro fondamento accanto a quello già posto, che è Gesù Cristo. E se, sopra questo fondamento, si costruisce con oro, argento, pietre preziose, legname, fieno, paglia, l’opera di ciascuno sarà resa palese; infatti quel giorno la farà conoscere. Poiché si manifesterà nel fuoco, e il fuoco saggerà quale sia l’opera di ciascuno. Se l’opera, che uno innalzò, resisterà, costui riceverà la paga; se l’opera di qualcuno finirà bruciata, quella sarà perduta: egli si potrà salvare, ma come attraverso il fuoco. Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Poiché è santo il tempio di Dio, che siete voi.
Lettura della prima epistola di Paolo ai Corinzi (1, 18-24) – della Croce
Fratelli, la parola della croce è stoltezza per chi rovina se stesso ma per i salvati, per noi, è potenza di Dio. Sta scritto infatti: Distruggerò la sapienza dei sapienti e toglierò l’intelligenza degli intelligenti. Dov’è il sapiente? Dov’è il letterato? Dove l’intellettuale del momento? Dio non ha forse reso stolta la sapienza del mondo? Poiché, infatti, nella sapienza di Dio, il mondo non ha conosciuto Dio per mezzo della sapienza, è piaciuto a Dio salvare i credenti grazie alla stoltezza della predicazione. I Giudei chiedono segni e i Greci cercano la sapienza; noi invece annunciamo Cristo crocifisso, inciampo per i Giudei, stoltezza per i gentili, ma per i chiamati – Giudei o Greci – Cristo potenza di Dio e sapienza di Dio.
Alleluia
Venite, esultiamo per il Signore; acclamiamo a Dio, nostro salvatore;
preveniamo il suo volto con la confessione e con salmi acclamiamo a lui. (Ps 94, 1. 2)
Evangelo
secondo Matteo (14, 22-34) – della Domenica
In quel tempo Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo all’altra riva, mentre egli avrebbe congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli era là, solo. La barca invece era in mezzo al mare, sbattuta dalle onde perché il vento era contrario. Alla quarta vigilia della notte Gesù venne verso di loro camminando sul mare. I discepoli, a vederlo camminare sul mare, furono atterriti e dissero: “È un fantasma!” E, dalla paura, gridavano. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: “Coraggio, sono io!, non abbiate paura!” Pietro rispose e gli disse: “Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sull’acqua!” Ed egli disse: “Vieni!” Pietro scese dalla barca e camminò sull’acqua, andando verso Gesù. Ma vedendo che il vento era forte, ebbe paura e, cominciando a sprofondare, gridò: “Signore, salvami!” Allora Gesù stese subito la mano, lo afferrò e gli dice: “Uomo di poca fede, perché hai dubitato?” Appena salirono sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono a lui, esclamando: “Tu sei veramente il Figlio di Dio!” Compiuta la traversata, approdarono a Gennesaret.
secondo Giovanni (19, 6-11. 13-20. 25-28. 30-35) – della Croce
In quel tempo i sommi sacerdoti e i sacerdoti tennero Consiglio contro Gesù per metterlo a morte. E lo portarono a Pilato, dicendo: “Crocifiggi! Crocifiggi!” Dice loro Pilato: “Prendetelo voi e crocifiggete; io infatti non trovo colpa in lui”. Gli risposero i Giudei: “Noi abbiamo la Legge e secondo la Legge deve morire, perché si è fatto Figlio di Dio”. Quando udì questa parola, Pilato ebbe ancor più paura ed entrato di nuovo nel pretorio dice a Gesù: “Di dove sei?” Ma Gesù non gli diede risposta. Gli dice allora Pilato: “Non mi parli? Non sai che ho potere di liberarti e potere di metterti in croce?” Gli rispose Gesù: “Non avresti alcun potere su di me se non ti fosse stato dato dall’alto”. Udite queste parole, Pilato condusse fuori Gesù e sedette sul podio, nel luogo chiamato Litostroto, in ebraico Gabbatà. Era la parasceve di pasqua, verso l’ora sesta. Pilato dice ai Giudei: “Ecco il vostro re!” Ma quelli gridarono: “Togli! Togli! Crocifiggilo!” Dice loro Pilato: Metterò in croce il vostro re?” Risposero i sommi sacerdoti: “Non abbiamo re se non Cesare!” Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso. Essi allora presero Gesù e andarono. Ed egli, portando da sé stesso la croce, uscì verso il posto detto Luogo del Cranio, in ebraico Golgota, dove lo crocifissero e con lui altri due, di qua e di là e Gesù nel mezzo. Pilato scrisse anche l’iscrizione e la pose sulla croce; vi era scritto: “Gesù il Nazareno, il re dei Giudei”. Molti Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove fu crocifisso Gesù era vicino alla città; era scritta in ebraico, in greco e in latino. Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Cleopa e Maria Maddalena. Gesù allora, vedendo la madre e presente il discepolo che egli amava, disse alla madre: “Donna, ecco il tuo figlio!” Poi disse al discepolo: “Ecco la tua madre!” E da quel momento il discepolo la prese con sé. Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, perché si compisse la Scrittura disse: “Ho sete!” Vi era lì un vaso pieno d’aceto; posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. E dopo aver ricevuto l’aceto, Gesù disse: “E’ compiuto!”
E reclinando il capo, rese lo spirito.