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Omelia per la Festa dell’Annunciazione

di San Giovanni di Kronstadt

Il mistero che contempliamo in questo giorno non stupisce solo la mente umana; allo stesso modo stupisce tutte le menti angeliche. Anche loro sono stupite di come Dio, che è senza inizio, che è incircoscrivibile, inavvicinabile – si sia potuto abbassare allo stato di servo e diventare un uomo, senza cessare di essere Dio – e senza in alcun modo diminuire la sua gloria divina.

Come ha potuto la Vergine contenere nel Suo grembo purissimo il fuoco tremendo della Divinità e rimanere illesa, e, per tutte le ere a venire, essere la Madre di Dio incarnato?

Così grande, così meraviglioso, carico di tale Divina Provvidenza, è questo mistero dell’annuncio alla Santissima Vergine da parte dell’Arcangelo Gabriele – e l’incarnazione del Figlio di Dio da Lei!

Rallegratevi, o voi che siete nati sulla terra; rallegratevi, in particolare, voi pie anime cristiane, gioite con trepidazione di fronte alla grandezza di questo mistero, avvolti ancora dalla sporcizia del peccato.

Con cuori e labbra puri, magnificate la Madre di Dio, che è magnificata ed esaltata sopra tutte le creature, angeli e uomini; che è magnificata da Dio Stesso, il Creatore di tutto – e ricordate che il mistero dell’incarnazione del Figlio di Dio e del Suo divenire uomo si è compiuto per la nostra salvezza dal peccato e dalla maledizione, giustamente pronunciata su di noi da Dio, all’inizio dei tempi, in ragione dei nostri peccati, e dalla morte, quella nel tempo e quella eterna.

Con pace e gioia, accogliete il Signore che viene a noi per stabilire sulla terra, nei nostri cuori e nelle nostre anime, il regno dei cieli, il regno della giustizia, della pace e della gioia nello Spirito Santo (Rm 4, 17) – e arrivate a odiare il peccato, l’impurità, l’incontinenza, l’orgoglio, la durezza di cuore, la mancanza di misericordia, l’amor proprio, la soddisfazione [delle brame della] carne e ogni ingiustizia.

Cristo è disceso sulla terra per elevarci al cielo (Inno Acatisto alla Madre di Dio, kontakion 8). Quindi, inchiodati a terra dalle passioni della vita, incliniamo il capo verso il cielo, dove è che il Signore Gesù Cristo desidera sollevarci tutti, e alziamo gli occhi del nostro cuore.

Sollevate il cuore! Troppo a lungo abbiamo strisciato sul terreno, come vermi, nei nostri pensieri e nei nostri cuori. È vero che siamo vermi insignificanti, a causa dei nostri peccati, sebbene le nostre anime siano state create a immagine di Dio, che abbiamo sfigurato con i nostri peccati, e che dobbiamo restaurare attraverso una sincera penitenza mentre siamo ancora in vita.

È necessario che questa immagine di Dio -il quale è come il sole- risplenda dentro di noi come all’inizio, quando solo Adamo ed Eva erano stati creati. È per questo scopo che ci è stata data la vita; è per questo motivo che la nostra vita continua, che siamo uniti alla Chiesa di Dio e partecipiamo ai suoi servizi divini, ai misteri e ai digiuni.

Ecco: come risplende l’immagine della sempre Vergine Madre di Dio! Eppure, Ella è anche umana…. Cosa l’ha esaltata a vette così incomparabili? Cosa l’ha resa così gloriosa e così grande, più venerabile dei cherubini e più gloriosa dei serafini?

Erano le tre virtù supreme: l’umiltà, la purezza e un ardente amore per Dio – un amore diverso dall’amore terreno, esteriore.

Lei stessa confessa che il Signore ha guardato all’umiltà della sua ancella (Lc 1, 48).

Comincia anche tu, o cristiano, ad amare, e stabilisci nel profondo del tuo cuore quell’umiltà che è divinamente gradita; acquisisci anche, anche se le fatiche dureranno tutta la tua vita, la purezza di cuore – fallo mediante digiuno, preghiera, meditazione su Dio, lacrime, e specialmente mediante una frequente e degna comunione ai santi Misteri di Cristo.

Comincia anche ad amare Dio, il tuo Creatore e il tuo Salvatore, con tutto il tuo cuore, e non preferire nulla di ciò che è al mondo al Suo santo amore.

Medita sempre su di lui e sulle sue opere meravigliose; vivilo e respiralo; nutri la tua anima di Lui; rivestiti di Lui; purificati, illumina te stesso, santifica te stesso, rendi stabile te stesso, adorna te stesso, lodati, consolati, per mezzo di Lui. Per mezzo di Lui, sconfiggi le tentazioni e le prepotenze dei nemici, visibili e invisibili.

Qualunque cosa tu faccia, falla pensando a Lui e per amor Suo. Dovunque tu sia, stai ovunque con Lui, poiché Egli è sempre con noi, essendo ovunque e riempiendo ogni cosa.

Se arriverai ad amare il Signore in tal modo, allora anche in te il Signore sarà magnificato – e il Signore ti magnificherà, come dice la santa Chiesa ricorda: quelli che mi glorificano, anch’io li glorificherò allo stesso modo (“Epistola di Tarasio, Patriarca di Costantinopoli, a Papa Adriano di Roma”).

Impara, o cristiano, a odiare, umiliare, annientare ogni peccato dentro di te, e il Signore della Gloria sarà magnificato in te, e tu sarai grande davanti a Dio e agli uomini. Comincia ad amare l’umiltà e il Signore ti esalterà. Amin


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