San Pacomio il Grande

Memoria il 15 Maggio

San Pacomio, detto il Grande, nacque in Egitto, da genitori pagani, sul finire del III secolo. Inizialmente divenne soldato, ma presto le virtù che aveva ammirato nei Cristiani lo condussero alla fede e divenne così discepolo di un eremita di nome Palamone.

Dopo dieci anni di lotte ascetiche, San Pacomio si addentrò nel deserto e si fermò presso le rovine di quello che era stato il villaggio di Tabennisi. Qui udì una voce che gli ordinava di fondare in quel luogo un monastero. Il Santo ne parlò col suo anziano, ed entrambi giunsero alla conclusione che quelle parole erano un comando di Dio. (altro…)

Omelia per l’Ascensione del Signore

del p. Michail Pomazanskij


Difficile evitare il sentimento di tristezza ora che è giunta l’apodosi della Pasqua e non si canta più «Cristo è risorto». Però, nel giorno della festa dell’Ascensione del Signore, la Chiesa ci chiama alla gioia: proprio come una madre che cerca di suscitare un sorriso nel suo bambino ferito sorridendo. (altro…)

«Per un giudizio sono venuto in questo mondo»

Omelia di San Filarete di New York per la Domenica del cieco nato.

Oggi abbiamo ascoltato nella Divina Liturgia il racconto del Santo Evangelista Giovanni il Teologo sulla guarigione, da parte di Gesù Cristo, dell’uomo nato cieco, che cioè non aveva mai visto nulla prima. È caratteristico che, alla fine di questo racconto evangelico, il Signore abbia detto: «Io sono venuto in questo mondo per il giudizio, perché vedano quelli che non vedono; e perché quelli che vedono diventino ciechi» (Gv 9, 39). E i suoi nemici infedeli, gli scribi e i farisei, probabilmente con ironia e scherno, gli chiesero: «Siamo ciechi anche noi?» (Gv 9, 40). E ricevettero una risposta, poiché disse loro il Signore: «Se foste ciechi, non avreste peccato» (Gv 9, 41), perché se uno non sa e non vede, non può trasgredire consapevolmente e non pecca così tanto. Anche se commette un errore, il Signore stesso non lo trova un peccato, se la persona non sapeva di peccare. Per questo il Signore disse: «Se foste ciechi, non avreste peccato, ma poiché dite “noi vediamo”, allora il vostro peccato rimane» (Gv 9, 41). (altro…)

Omelia per la Domenica della Samaritana

Omelia sulla Domenica della Samaritana, di San Filarete di New York

La Chiesa chiama la domenica di domani [quella odierna per chi legge ndr] la “Domenica della Samaritana”, cioè della donna samaritana, perché nella Divina Liturgia la narrazione evangelica ci dice di come il nostro Signore Gesù Cristo parlò al pozzo di Giacobbe con una donna samaritana, volgendola alla luce [della verità] e verso una vita buona e pia. In questa commovente narrazione noi possiamo soprattutto vedere una lezione per noi su quanto dovremmo essere prudenti nel giudicare il nostro prossimo e per evitare ogni giudizio di condanna su di loro, ricordando ciò che il Vangelo ci dice. (altro…)

Omelia sulla guarigione del paralitico e il Battesimo

di San Cromazio di Aquileia

1. Quando il Signore e il Salvatore nostro venne a Gerusalemme, come avete udito, carissimi, nella presente lettura, vi trovò una piscina con cinque porticati, chiamata in ebraico Betzetà [1]. Ebbene quella piscina era una perfetta immagine del battesimo che doveva ancora venire. Ma quanto differisce l’immagine dalla realtà, tanto differisce la grazia di quella piscina dalla grazia del battesimo salutare. (altro…)

Fedeli alla Verità

Omelia sulla III Domenica di Pasqua (Domenica delle Mirofore) del Metropolita Filarete di New York, di santa memoria


Oggi, come sapete, la Santa Chiesa Ortodossa glorifica le sante donne mirofore, motivo per cui proprio questa domenica è chiamata la “Domenica delle Mirofore”.

Già ieri abbiamo parlato di come le Mirofore fossero, in sostanza, le prime annunciatrici della risurrezione di Cristo e, in un certo senso, come disse un santo Ierarca russo, apostole degli stessi apostoli. (altro…)

San Macario di Corinto

Memoria il 17 di Aprile

San Macario nacque a Corinto nel 1731, da pii genitori della famosa famiglia Notaras di Costantinopoli, e ricevette al Battesimo il nome di Michele. Il suo maestro a Cefalonia si chiamava Eustazio. Il giovane Michele era molto zelante per la vita solitaria, così lasciò in segreto la casa dei suoi genitori e andò al Monastero della Grande Grotta nel Peloponneso da cui suo padre lo fece tornare con la forza. Tornato a casa, si dedicò principalmente allo studio delle Divine Scritture e di scritti spirituali. (altro…)

Santo Martire Terenzio e i suoi compagni

Memoria il 10 Aprile

Il Santo Martire Terenzio e i suoi compagni soffrirono il martirio sotto l’imperatore Decio (249-251). (altro…)

«Sempre più si aggiungevano credenti»

Omelia sugli Atti degli Apostoli (5,12-20), II domenica di Pasqua: domenica di San Tommaso
di padre James Thornton

Il libro degli Atti degli Apostoli, inestimabile testimonianza storica della Chiesa Apostolica dal tempo della Risurrezione di Cristo all’attività missionaria di san Paolo a Roma, fu scritto dal medico San Luca, un gentile, e quasi certamente greco convertito al cristianesimo. Il libro può essere visto come una continuazione della narrazione del Vangelo secondo San Luca, che ne estende la narrazione al primo periodo dei tempi apostolici. (altro…)

MESSAGGIO PASQUALE per 2023

“Tu che sei risorto dai morti, fa’ risorgere noi caduti per il peccato”
(Stichirà anastasima Tono IV)

Cari Padri e Fratelli nel Signore, (altro…)

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