Cari miei, ora vi racconto della Divina Liturgia. Se raccogliessimo i tesori di tutto il mondo e li posassimo sul piatto di una bilancia e sull’altro piatto posassimo la Divina Liturgia, allora il piatto con la Divina Liturgia peserebbe di più. L’uomo, però, non si rende conto di quale tesoro egli abbia, fino a quando questa felicità non gli viene tolta. Purtroppo l’uomo non dà valore al sole, né all’aria né alla luce: Irrompesse l’oscurità, sparisse l’aria e non ci fosse altro da respirare, allora capirebbe e darebbe il giusto valore a ciò che possedeva e che ha perso. Colui che ha la possibilità di andare alla Divina Liturgia, non ci va, e colui che ci va, se ne sta in piedi distrattamente, portando con sé pensieri e preoccupazioni. Perché avviene questo? Poiché egli non riflette su che cosa sia la Liturgia. L’uomo non capisce tutta la profondità e l’importanza dei Grandi Misteri che avvengono davanti ai suoi occhi e il più importante, fra i miracoli, è proprio la Divina Liturgia. È Per la Divina Liturgia che il sole splende di giorno, la luna di notte e le stelle del cielo, più di mille, emanano la loro luce; e la terra dà frutto, per cui possiamo nutrirci con il pane. Ripeto, la terra dà i suoi frutti, pane e uva, poiché pane e vino, ogni giorno, vengano portati sulla sacra mensa per servire alla Divina Liturgia. Né a noi, né per noi, peccatori coperti di piaghe, la terra dà il suo frutto, non ne siamo degni, essa lo dà per il Divino Sacrificio e continuerà a darlo, finché verrà celebrata sulla terra la Divina Liturgia. Non ci sarà la Liturgia e allora il sole sbiadirà e la terra smetterà di dare frutto…
La prima Liturgia di Gesù Cristo fu istituita durante l’ultima cena. Anche adesso si portano sulla mensa pane e vino, ma nella Divina Liturgia essi si trasformano nel Corpo e nel Sangue di Cristo e le persone che assumono il Corpo e il Sangue di Cristo si fondono con la Luce divina. Il Signore è entrato nella casa della loro anima e questa è diventata tempio di Dio. Che grande felicità è questa! Il Signore entra in un’anima peccatrice e incenerisce in essa tutte le iniquità, rendendo l’anima della persona casa di Dio. E così il Salvatore ci ha lasciato una specie di testamento: celebrare la Divina Liturgia e nutrirci dei Suoi vivificanti Corpo e Sangue. La Liturgia è un dono divino di Gesù Cristo: è un ponte attraverso il quale è possibile raggiungere la vita eterna. Ricordate questo testamento di Gesù Cristo; andate per questo ponte d’oro che ci salva dall’abisso dell’inferno. Non ascoltate, miei amati, quelle persone che scappano dal Calice del Salvatore. Sono persone infelici, sperdute, misere: lontano dal fiume di Cristo cadono nell’abisso. Quanto sono misere, quanto infelici queste persone che scambiano la Divina Liturgia con le chimere di questo mondo, le cui passioni quotidiane impediscono di stare nel Tempio di Dio. Amici miei, amate il tempio di Dio! E’ la presenza permanente di Dio. Affrettatevi ad andarci, soprattutto durante le feste. Là c’è la Luce, che illumina e rafforza qualsiasi uomo. Là c’è la Santa Offerta del Corpo e del Sangue di Cristo, che ci dà forza e vita e monda le nostre anime. Per questo, da noi, la liturgia si chiama pasto. Questo è un pasto, un banchetto, al quale il Signore invita attraverso i suoi servitori (pastori): ma quanti fra di noi, alla chiamata del Re non rispondono e non vogliono sentire la voce di Cristo e il santo Vangelo; e in più non solo essi stessi non vanno, ma lo impediscono agli altri, ridendo di loro. O che infelici dannati, coloro che si privano di un dono così prezioso e calpestano nel loro perdersi, quella rosa profumata che è la Divina Liturgia. Cari miei, amate la Divina Liturgia, considerate perso quel giorno della vostra vita, nel quale non siete riusciti ad andare alla Liturgia, in particolare nel giorno di festa. San Giovanni Crisostomo dice che la Divina Liturgia è un grande e meraviglioso regalo: gli angeli di Dio invidiano noi, uomini a cui è donata la felicità di assaporare i divini Corpo e Sangue. Schiere di miliardi di angeli volano là dove si offre il Sacrificio Incruento e con trepidazione stanno vicino al Santo altare, coprendosi il volto e glorificando il grande Mistero che in quel luogo si manifesta. La Divina Liturgia è asse del mondo: come le ruote possono muoversi solo attorno all’asse, così il nostro mondo può muoversi, avendo la Divina Liturgia. Essa è fondamento di tutta la vita del mondo. Se non ci fosse, il nostro spaventoso mondo di peccato morirebbe e andrebbe distrutto a causa dell’immondizia e dell’iniquità, se non fosse benedetto da questi grandi Misteri, terribili epifanie del Divino Redentore. In questo momento si consacra l’altare, la chiesa e tutti coloro che pregano; la terra, la stessa aria danno all’uomo tutto il necessario per la vita, solo perché sull’altare giace il Santo Agnello, il nostro Gesù Cristo, sul disco e nel Calice, sotto forma di vino e pane. Cari miei, ringraziate il Signore per il fatto che ci concede di ascoltare la Divina Liturgia e di assaporare il suo Corpo immacolato e il suo Sangue vivificante. Ti preghiamo Signore, per coloro che nel proprio smarrimento non vogliono e non cercano di trovare pace nei Santi salvifici Misteri, ma Tu educali, Signore, e conducili al pentimento, affinché conoscano la Tua salvifica forza.
Amin
(Traduzione di Andrea Della Lena Guidiccioni)