17 / 30 Gennaio 2022
Trentaduesima Domenica dopo Pentecoste (Dodicesima di Luca)
Tono grave (settimo)
Sant’Antonio il Grande.
Sant’Antonio il Romano di Novgorod.
Sant’Antonio il Nuovo, Taumaturgo di Berea.
Santo Neomartire Giorgio di Ioannina (1838).
Evangelo Mattutino X (Gv 21, 1-14)
Prochimeno
Salva, Signore, il tuo popolo e benedici la tua eredità.
A te, Signore, ho gridato: Dio mio, non stare in silenzio con me. (Ps 27, 9. 1)
Lettura della prima epistola di Paolo a Timòteo (1, 15-17)
Diletto figlio Timòteo, questa parola è sicura e degna d’ogni accoglienza: Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, dei quali il primo sono io. Ma per questo mi è stata fatta misericordia, perché Cristo Gesù mostrasse in me, per primo, tutta la sua longanimità, a esempio di quelli che avrebbero creduto in lui per la vita eterna. Al re del secoli, incorruttibile, invisibile e unico sapiente, a Dio onore e gloria nei secoli dei secoli. Amin.
Alleluia
Chi abita nell’aiuto dell’Altissimo dimorerà al riparo del Dio del cielo.
Dirà al Signore: Mio sostegno sei tu e mio rifugio. Il mio Dio! Spererò in lui. (Ps 90, 1-2)-3)
Evangelo
secondo Luca (17, 12-19)
In quel tempo, entrando Gesù in un villaggio, gli vennero incontro dieci uomini, lebbrosi, che si fermarono a distanza e ad alta voce dissero: “Gesù, Maestro, abbi pietà di noi!” Appena li vide, disse loro: “Andate a mostratevi ai sacerdoti”. E mentre quelli andavano, furono purificati. Uno di loro, appena si vide guarito, tornò indietro glorificando Dio a gran voce e si gettò faccia a terra ai suoi piedi per ringraziarlo. Era un Samaritano. Gesù allora disse: “Non furono purificati dieci? Gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse a dar gloria a Dio se non questo straniero?” E gli disse: “Alzati e va’: la tua fede ti ha salvato”.