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Ventesima Domenica dopo Pentecoste

25 Ottobre / 7 Novembre 2021
Sesta Domenica di Luca (XX domenica dopo Pentecoste)
Tono terzo

 

Evangelo Mattutino IX (Gv 20, 19-31)

Prochimeno
Per tutta la terra è uscito il suo suono e sino ai confini del mondo le sue parole.
I cieli narrano la gloria di Dio e il firmamento annuncia l’opera delle sue mani. (Ps 18, 5. 2)

Lettura dell’epistola di Paolo ai Gàlati (1, 11-19)
Fratelli, vi rendo noto che il vangelo da me annunziato non è secondo l’uomo: infatti non l’ho ricevuto da un uomo né sono stato ammaestrato se non per rivelazione di Gesù Cristo. Avete udito certamente della mia condotta d’un tempo nel giudaismo: perseguitavo oltre ogni limite la Chiesa di Dio e la devastavo. Superavo nel giudaismo molti coetanei del mio popolo, essendo ben più di loro zelante delle tradizioni dei miei padri. Quando poi piacque a Dio – che mi aveva separato fin dal ventre di mia madre e mi aveva chiamato con la sua grazia – di rivelare il Figlio suo in me, affinché lo evangelizzassi ai gentili, subito, senza chiedere consiglio alla carne o al sangue, senza salire a Gerusalemme da quelli che erano apostoli prima di me, partii per l’Arabia e poi tornai a Damasco. In seguito, dopo tre anni, salii a Gerusalemme per vedere Cefa e mi trattenni presso di lui quindici giorni. Degli apostoli non vidi altro se non Giacomo, il fratello del Signore.
Alleluia
In te, Signore, ho sperato, che io non resti confuso in eterno. Nella tua giustizia liberami e scampami.
Sii per me un Dio protettore e un luogo fortificato per salvarmi. (Ps 70, 1. 3)

Evangelo

secondo Luca (8, 27-39)
In quel tempo Gesù giunse nella regione dei Gadareni e dalla città gli venne incontro un uomo che aveva demoni. Da molto tempo non portava vestito, né abitava in casa ma nei sepolcri. Quando vide Gesù, si prostrò davanti a lui urlando e a gran voce disse: “Che c’è tra me e te, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti prego, non tormentarmi!” Infatti comandava allo spirito impuro di uscire dall’uomo, molte volte infatti si era impossessato di lui. Era stato legato con catene e imprigionato con ceppi, ma spezzando i legami, dal demonio era portato via nei deserti. Gesù gli domandò: “Qual è il tuo nome?” Rispose: “Legione!”, perché erano entrati in lui molti demoni. E lo supplicavano che non intimasse loro di andare nell’abisso. C’era lì un numeroso branco di porci che pascolava sul monte. Lo supplicarono che permettesse loro di entrarvi, ed egli lo permise. Usciti dunque dall’uomo, i demoni entrarono nei porci e il branco si gettò giù dal dirupo nel lago, e affogò. I mandriani, quando videro quel che era accaduto, fuggirono, annunziando il fatto nella città e nelle campagne. La gente uscì per vedere ciò che era accaduto e, quando arrivarono da Gesù, trovarono l’uomo dal quale erano usciti i demoni, vestito e sano di mente, seduto ai piedi di Gesù. Ed ebbero paura. Quelli che avevano visto dissero loro come l’indemoniato era stato salvato. Allora tutta la popolazione del territorio dei Gadareni lo pregò di partire da loro, perché erano stretti da grande paura. Gesù allora, salito su una barca, tornò indietro. L’uomo dal quale erano usciti i demoni gli chiese di restare con lui ma egli lo congedò dicendogli: “Torna a casa tua e racconta quel che Dio ti ha fatto”. L’uomo se ne andò e proclamò per tutta la città quel che Gesù aveva fatto per lui.


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