22 Novembre / 5 Dicembre 2021
XXIV domenica dopo Pentecoste (Nona Domenica di Luca)
Tono grave (settimo)
Santo Apostolo Filemone dei Settanta
Evangelo Mattutino II (Mc 16, 1-8)
Prochimeno
Il Signore darà forza al suo popolo, il Signore benedirà il popolo suo con la pace.
Portate al Signore, figli di Dio; portate al Signore gli agnelli. (Ps 28, 11. 1)
Lettura dell’epistola di Paolo agli Efesini (2, 14-22)
Fratelli, Cristo è la nostra pace, lui che di due popoli fece una sola unità abbattendo il muro divisorio, annullando nella sua carne l’inimicizia – la legge dei dogmatici precetti – per creare in se stesso, dei due popoli, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare con Dio entrambi – in un solo corpo – mediante la croce, dopo aver ucciso in se stesso l’inimicizia. E venne per evangelizzare la pace a voi, i lontani, e pace ai vicini, perché, per suo mezzo, entrambi abbiamo libero accesso al Padre in un solo Spirito. Così dunque non siete più stranieri né ospiti, ma concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù. In lui ogni edificio cresce in armoniosa disposizione come tempio santo nel Signore; in lui anche voi siete incorporati nella costruzione come dimora di Dio nello Spirito.
Alleluia
E’ bene confessare al Signore e salmeggiare al tuo nome, Altissimo,
per annunciare al mattino la tua misericordia e la tua verità lungo la notte. (Ps 91, 2-3)
Evangelo
secondo Luca (12, 16-21)
Disse il Signore questa parabola: «Fu produttiva assai la campagna di un uomo ricco. Discorreva tra sé, dicendo: Non ho dove raccogliere i miei raccolti, come farò? E disse: Farò così: demolirò i miei magazzini e ne costruirò di più grandi, vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni, e dirò all’anima mia: Anima, hai molti beni messi da parte per molti anni. Riposati, mangia, bevi e sta’ allegra. Ma Dio gli disse: Stolto! questa stessa notte ti verrà richiesta l’anima, e a chi andranno le cose che hai preparato? Così accade a chi accumula tesori per sé stesso e non si arricchisce davanti a Dio.»